RISULTATI ORGANICI O A PAGAMENTO? SU GOOGLE SEMPRE MENO DIFFERENZA

Da uno studio attendibile  condotto da Varn nel luglio 2016, su un target eterogeneo di 1.017 persone che vivono in Uk, è merso che il 54,7% di queste, quando fanno ricerche su Google, non sono in grado di capire la differenza fra i link a pagamento e quelli della ricerca organica.
Il 36,9% invece li distingue, ma non clicca link  a pagamento , mentre l’8,4% li distingue e li clicca.
E’ inoltre ancora più interessante notare che contrariamente a quanto ci si aspetterebbe, le differenze sono minime fra le varie fasce di età.

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Altro dato molto interessante è che confrontando questi risultati con la stessa ricerca effettuata qualche mese prima  nel  febbraio 2016, emerge che la percentuale di questi utenti è aumentata del 4%.

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Da cosa dipende questo aumento?

Forse avrete notato, effettuando una ricerca su Google, che i risultati sponsorizzati di Google AdWords ora non compaiono più nella barra laterale di destra, ma in testa e in coda ai risultati organici (fino a 4 in alto e fino a 3 in basso), così come veniva già visualizzato da mobile. Google ha reso simile la visualizzazione desktop e quella mobile.

Si tratta di una novità sicuramente rivoluzionaria che tende a uniformare i risultati di ricerca organici e a pagamento, rendendoli praticamente indistinguibili per un pubblico meno esperto, come evidenziano i dati delle ricerche, anche se quelli a pagamento sono ancora contrassegnati dalla scritta verde “Ann.”, che in precedenza era di colore giallo e quindi più visibile.

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Ma come si comporta il mercato Italiano quando si trova di fronte alla pagina di risultati?

L’unica ricerca, ma un po’ datata, che può darci un’idea del comportamento del mercato italiano, è quella condotta da  SEMS e Nextplora nel 2005.
L’analisi evidenziava come  la quasi totalità degli italiani che effettuavano ricerche sui motori, erano interessati per prima cosa ai risultati naturali; solo lo 1,1% degli utenti aveva dichiarato di porre più attenzione prima ai risultati sponsorizzati che ai risultati naturali, mentre il 58,5% degli italiani ricorreva ai link sponsorizzati saltuariamente, per ricerche di tipo commerciale. Il 16,3% degli utenti aveva dichiarato invece di non cliccare mai i risultati sponsorizzati, o per mancanza di fiducia o perché ritenuti di scarso interesse.

Il 60% degli italiani prestava attenzione ai link sponsorizzati se non trovava argomenti rilevanti tra i risultati naturali. A rivolgersi più frequentemente ai link sponsorizzati erano più gli uomini che le donne, mentre per quanto riguarda le fasce d’età, i minori fruitori erano gli utenti della fascia d’età 14-24 anni (quella con il potere d’acquisto inferiore); mentre il valore più elevato apparteneva alla fascia d’età over 65 anni.

Invece già nel 2005 sembra che l’utente italiano fosse meno sprovveduto di quello inglese, poiché il  60% degli utenti aveva dichiarato di essere in grado di distinguere chiaramente fra le due opzioni.

Ma ora che la presentazione dei risultati di ricerca si è maggiormente uniformata, i dati del sondaggio sarebbero gli stessi?

A nostro avviso, come ha intuito anche Google stesso, l’utente si fiderà sempre di più dei messaggi a pagamento, vuoi per una sempre minore distinzione dai risultati organici, vuoi anche per lo sforzo compiuto da Google di rispondere in maniera sempre più  rilevante e qualitativa alle ricerche effettuate, anche attraverso gli annunci AdWords .

Per le aziende quindi  sarà sempre più proficuo e importante investire in Campagne Adwords per collocarsi in prima pagina e sbaragliare la concorrenza.

Rimane poi sempre la possibilità gratuita di farsi trovare sul Web, anche se lo spazio in prima pagina è stato ridotto notevolmente. Bisognerà quindi essere sempre più lungimiranti e affidarsi a professionisti per far ottimizzare al meglio il proprio sito lato Seo, offrendo anche contenuti aggiornati e interessanti per il proprio pubblico di riferimento per non sparire in fondo alle ricerche della Serp.

Se hai un’azienda e vuoi comparire nelle prime pagine dei motori per aumentare il tuo fatturato, contattaci senza impegno!

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Agenzia Righetti